Risicoltura europea a rischio - Ente Nazionale Risi

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Risicoltura europea a rischio

 
Risicoltura europea a rischio

L’Ente Nazionale Risi esprime la sua profonda preoccupazione e indignazione in merito all'orientamento che sta prendendo la discussione a livello europeo sulla clausola di salvaguardia automatica relativa alle importazioni di riso dai PMA.

Secondo le analisi tecniche, l'attuale impostazione, che sta prendendo forma, rende la misura completamente inefficace e pericolosamente sfavorevole per i paesi produttori.

Dagli elementi emersi, sembra esserci una convergenza su diversi punti della proposta del Consiglio, tra cui la soglia-volume basata sulla media delle importazioni dai PMA del triennio precedente all’entrata in vigore del regolamento aumentata di una percentuale, per ora prevista al 20%.

Se applicata secondo questi criteri, la clausola di salvaguardia si attiverebbe solo al superamento di circa 608.000 tonnellate di riso base lavorato.

Dichiara Natalia BobbaPresidente dell’Ente Nazionale Risi: "Questa soglia è assolutamente irrealistica. Il massimo storico delle importazioni dai PMA, registrato nella campagna più recente, si è attestato intorno alle 546.000 tonnellate, base riso lavorato. Significa che la salvaguardia non scatterà mai. Questa impostazione condanna la clausola a essere puramente nominale, priva di qualsiasi efficacia reale nel proteggere il mercato interno da flussi d’importazione eccessivi e dannosi per la filiera europea.”

A peggiorare il quadro, persistono questioni ancora irrisolte come la percentuale di incremento da applicare alla soglia di partenza per far emergere una sofferenza del mercato (il 20% proposto dal Parlamento è ritenuto troppo volatile da Commissione e Presidenza) e le modalità di aggiornamento periodico della soglia stessa (cadenza quinquennale). Sebbene questi aspetti richiedano tempo per la risoluzione tecnica, l'inefficacia della soglia basata sul volume resta il problema centrale e inaccettabile.

Lanciamo un appello urgente - continua la Presidente dell’Ente Nazionale Risi affinché chi ne ha la competenza intervenga con la massima autorevolezza e tempestività nelle sedi europee (COREPER e trilogo) per difendere la risicoltura europea. Fissare una clausola in questi termini non è una misura di salvaguardia, ma una presa in giro nei confronti dei nostri agricoltori e della industria di trasformazione. Le scelte che si stanno attuando causeranno danni gravissimi e potenzialmente irreversibili alla risicoltura italiana ed europea che è un'eccellenza in termini di qualità e sostenibilità".

È necessario tutelare un settore fondamentale per l'agroalimentare nazionale e per la sovranità alimentare dell'Italia e dell’Europa tutta.

 

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