L’industria Ue contro l’IGP Basmati indiano - Ente Nazionale Risi

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L’industria Ue contro l’IGP Basmati indiano

 
L’industria Ue contro l’IGP Basmati indiano

L’11 settembre la Commissione europea aveva pubblicato nella Gazzetta Ufficiale la domanda di registrazione nell’Ue della denominazione “IGP Basmati” presentata dall’India. La normativa prevede che “entro tre mesi dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, le autorità di uno Stato membro o di un paese terzo oppure ogni persona fisica o giuridica avente un interesse legittimo e stabilita in un Paese terzo possono presentare alla Commissione una notifica di opposizione”; ciò significa che il diritto di opposizione scadrà l’11 dicembre.

Fin da subito si erano registrati malumori presso gli operatori pakistani perché anche il Pakistan produce il riso Basmati, tanto da motivare il Governo di Islamabad a presentare il ricorso il 22 settembre. Ora, in base ad un sito pakistano (https://profit.pakistantoday.com.pk/2020/11/03/importers-of-pakistans-basmati-rice-to-challenge-indian-gi-claims-in-eu/) i documenti per contestare la richiesta indiana saranno presentati entro la prima settimana di dicembre, ma anche le riserie europee, che trasformano il riso semigreggio importato dal Pakistan, avrebbero intenzione di presentare un’opposizione.  

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