Principali progetti di ricerca - Ente Nazionale Risi

Agronomia / Principali progetti di ricerca - Ente Nazionale Risi

Principali progetti e attività di ricerca

 

1.  Progetto “POLORISO”

Il progetto di ricerca intende fornire le conoscenze necessarie per avviare un efficace processo di innovazione al fine di assicurare una posizione competitiva alla risicoltura italiana in relazione al suo ruolo di estrema importanza sia a livello nazionale che internazionale.

I principali obiettivi del progetto sono indirizzati a:

  • Verificare l’influenza di sistemi alternativi di gestione delle acque in risaia sulle potenzialità produttive delle principali varietà di riso, sulle caratteristiche merceologiche del granello e sull’impatto ambientale in termini di consumi irrigui e di contaminazione delle acque da nitrati e produzione di gas a effetto serra;
  • Sviluppare tecniche agronomiche in grado di incrementare e/o valorizzare la fertilità chimica, fisica e biologica del suolo e l’efficienza d’uso dell’azoto;
  • Individuare le prestazioni produttive di tecniche conservative di lavorazione del suolo;
  • Caratterizzare e migliorare la qualità delle varietà di riso in riferimento agli aspetti tecnologici (processo di parboilizzazione), di sicurezza alimentare (contenuto di metalli pesanti), merceologici (parametri qualitativi del riso prima e dopo la cottura), nutrizionali (formazione frazione amido resistente) e alle modalità di coltivazione.

La ricerca prevede l’allestimento di campi sperimentali al fine di monitorare, valutare e introdurre tecniche di coltivazione innovative per la risicoltura italiana.

In particolare, i siti sperimentali allestiti riguardano:

  1. Agricoltura conservativa: confronto tra tecniche di minima lavorazione, semina su sodo e lavorazione convenzionale;
  2. Utilizzo di biomasse derivanti dal comparto zootecnico e dai rifiuti per gli effetti ammendanti e concimanti;
  3. Effetto della sommersione invernale sulla produttività e la fertilità delle risaie.

Le sperimentazioni verranno eseguite in due stagioni culturali, riservando un adeguato periodo di tempo successivamente al post-raccolta dei due anni per la determinazione qualitativa del prodotto così raccolto. Infine, grande attenzione sarà rivolta all’innovazione del processo di parboilizzazione, in collaborazione con l’industria risiera.

Collaborazioni: Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari; Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (Di.S.A.A.); Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza.

 

2.  Progetto “BIOGESTECA – Piattaforma di biotecnologie verdi e di tecniche gestionali per un sistema agricolo ad elevata sostenibilità ambientale”

Arrivato al secondo anno di sperimentazione, il progetto è finalizzato allo studio e alla valutazione di sistemi di coltivazione integrati derivanti dalla razionalizzazione delle attuali pratiche agronomiche e irrigue e dalla introduzione di innovativi sistemi gestionali, sulla base delle esigenze economiche di produttività, di gestione delle risorse e dei mezzi di produzione, nonché dell’impatto delle più sostenibili forme di coltivazione sull’ambiente, sul territorio e sulla qualità.

La sperimentazione si propone di confrontare tre diverse tecniche di coltivazione in merito alla gestione dell’acqua: semina in acqua e sommersione continua, semina in asciutta e sommersione in accestimento e semina in asciutta ed irrigazione turnata.

I risultati attesi riguarderanno i seguenti parametri:

  1. Aspetti produttivi e di qualità merceologica;
  2. Necessità di fertilizzanti, erbicidi e fungicidi;
  3. Verifica della pressione delle malerbe in aree testimone non diserbate;
  4. Verifica dell’incidenza delle principali malattie e dei più dannosi insetti;
  5. Valutazione dell’efficienza della concimazione azotata.
  6. Valutazione della qualità delle acque superficiali ed in approfondimento nella falda.

Collaborazioni: Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (Di.S.A.A.).

 

3.  Progetto “Il Programma di Sviluppo Rurale per una Agricoltura Sostenibile 2010-2012”

Gli obiettivi del progetto riguardano la valutazione della sostenibilità agronomica, ambientale ed economica tra diverse opzioni di tecnica colturale del riso (gestione dell’acqua, gestione dei residui colturali, rotazione, liquamazione)  attraverso:

  1. quantità e qualità delle produzioni vegetali ed asporti degli elementi nutritivi;
  2. efficienza di impiego dei fertilizzanti;
  3. evoluzione della fertilità del suolo;
  4. bilancio di elementi nutritivi (N, P e K) apportati alle colture;
  5. studio delle quantità, qualità e movimenti di alcuni potenziali inquinanti della falda acquifera e nelle acque superficiali come il P.

Si tratta di uno studio dei livelli produttivi, della fertilità del suolo e dell’impatto ambientale di sistemi colturali risicoli gestiti secondo tecniche agronomiche di produzione integrata (Azione 214.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013). Secondo il protocollo sperimentale applicato dall’inizio della sperimentazione si vuole sostituire nel trattamento a rotazione la coltura del mais con la coltura della soia, al fine di testare una nuova coltura asciutta in questi ambienti.

Verrà quindi effettuato un confronto tra i seguenti sistemi colturali:

  1. BRU: sistema con monocoltura di riso con bruciatura delle paglie;
  2. AUT: sistema con monocoltura di riso con aratura autunnale;
  3. LIQ: sistema con monocoltura di riso con somministrazione di liquame oltre al fertilizzante minerale;
  4. ASC: sistema con monocoltura di riso con semina interrata e sommersione della camere con un mese di ritardo;
  5. PRI sistema con monocoltura di riso con aratura primaverile
  6. ROT sistema colturale con rotazione di due anni di riso e uno di soia.

Collaborazioni: Regione Piemonte (Ente finanziatore); Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari; Arpa Piemonte; Provincia di Vercelli, ITAS di Vercelli.

 

4.  Progetto “Valutazione dell’impatto agro-ambientale dell’utilizzo dei fanghi di depurazione in risicoltura”

Naturale continuazione di uno studio sperimentale intrapreso nel 2001, questo progetto si pone l’obiettivo di verificare l’efficacia e la sicurezza dell’utilizzo di fanghi di depurazione attraverso la costituzione di un sito permanente in cui si possono acquisire gli effetti di ripetuti anni di trattamento, al fine di determinare i possibili effetti indesiderati sul rido e sull’ambiente e le eventuali variazioni di fertilità dei suoli.

E’ stato costituito un sito permanente di valutazione nel tempo delle attività di distribuzione di biomasse originate dai rifiuti agricoli, al fine di valutarne le eventuali conseguenze in campo agronomico, ambientale e relative alla salubrità delle produzioni.

Collaborazioni: Provincia di Pavia (Assessorati Agricoltura e Ambiente), Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari.

 

5.  Attività “Taratura agronomica di nuove varietà di riso: CL71”

E’ stato allestito il 2° anno di una sperimentazione riguardante la messa a punto della tecnica di coltivazione della varietà CL 71. La prova in campo sarà condotta introducendo tre fattori sperimentali: dose di seme, distanza tra le file e concimazione azotata.

 

6.  Attività “Valutazione in campo di concimi “speciali” in collaborazione con aziende private del settore”

L’attività di ricerca si pone il compito di verificare i vantaggi agronomici e produttivi dell’utilizzo di concimi minerali speciali, in collaborazione con società produttrici. Si tratta di un’attività consolidata che pone il Centro Ricerche come punto di riferimento per la valutazione di nuovi concimi creati per il mondo risicolo.

Collaborazioni: AlzChem; DiAgro; EURO BIO FERT; K + S Nitrogen; SKW Piesteritz; Valagro; Masso; Fertirev.

 

7.  Attività: “Valutazione del rischio di accumulo di cadmio ed arsenico nella pianta di riso”

Tale lavoro, di importanza strategica, si suddivide in due tipologie di attività differenti:

 

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